Programma
Nuvola Lavazza conferma il suo ruolo di hub delle idee e della creatività, sempre aperto a collaborare con le realtà più attive e culturalmente dinamiche del panorama nazionale e internazionale. Martedì 20 e Mercoledì 21, infatti, Nuvola ha ospitato, presso la Centrale, Holden Start 2020: il festival della narrazione che ha inaugurato le lezioni di Crazy Original e di Academy per l’anno accademico 20/21.
Gli studenti della scuola torinese di storytelling, fondata dallo scrittore Alessandro Baricco, si sono dati appuntamento presso la Nuvola Lavazza, per seguire le lezioni di sei professionisti che vengono da diversi mondi della narrazione. L’intento è stato quello di dare agli allievi, fin da subito, un’idea ben precisa di cosa significhi essere, oggi, dei narratori e come si possa far diventare un mestiere l’arte di raccontare storie.
A Damiano Michieletto, uno dei più importanti registi internazionali di opera lirica, è spettata la lezione inaugurale, dal titolo Sciogliere la matassa: partendo dalla sua esperienza personale sul Rigoletto di Giuseppe Verdi, ha raccontato i meccanismi che stanno alla base di una regia d’opera, attraverso la scrittura di una drammaturgia per la scena.
Ha fatto seguito la lezione Il museo immaginario con Luca Sommi, autore e critico d’arte, curatore di mostre e programmi tv.
A concludere la prima giornata è intervenuta la giornalista Giovanna Botteri, ora a capo dell’ufficio di Corrispondenza Rai per il sud est asiatico, con base a Pechino e una dei rari corrispondenti occidentali testimoni della pandemia in corso. La sua lezione, dal titolo Whatever Works, ha raccontato della sua esperienza, dagli inizi come anchorwoman del Tg3 agli anni come inviata speciale dei più importanti avvenimenti e grandi conflitti internazionali, a cominciare dal crollo dell’Unione Sovietica fino alle guerre in Afghanistan, Libano e Siria, dalla guerra all’Isis all’elezione di Trump, fino all’ascesa di Trump.
Durante il secondo giorno, sempre alla Nuvola Lavazza, gli studenti hanno seguito le lezioni di Monika Bulaj, fotografa, reporter e documentarista. Il suo intervento, Lontano da dove, ha trattato della sua ricerca su nomadi e minoranze a rischio e luoghi sacri condivisi in Europa, Asia, Africa e nei Caraibi. Chiara Valerio, autrice e critica letteraria, ha appena pubblicato La matematica è politica con Einaudi, è responsabile della narrativa italiana per Marsilio, collabora con diverse testate e conduce programmi radiofonici per Radio 3. Nella sua lezione, L’immaginazione dell’esattezza, ha affrontato una serie di questioni sull’idea ormai superata che lo studio vada a detrimento dell’immaginazione, su cosa significhi scrivere oggi, pensarsi come uno scrittore di saggi o di romanzi, e sulla pace nel mondo.
Ilaria Gaspari, scrittrice e traduttrice, ha concluso la seconda giornata con un altro punto di vista sul mestiere dell’autore: il suo intervento si intitola infatti L’estro di scrivere: tormento, assillo, entusiasmo.