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**Nescafè®, Dolce Gusto® e Melody I sono marchi di terzi senza alcun collegamento con Luigi Lavazza S.p.A.
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Con questo articolo cercheremo di rispondere ad alcune delle domande più comuni e frequenti sull’universo del caffè, per fare in modo che gli amanti del caffè consumino la loro bevanda preferita con ancora più consapevolezza!
Una tazza media di caffè contiene circa 95 mg di caffeina. Tuttavia, la percentuale dipende da diversi fattori, tra cui i chicchi, il metodo di preparazione e la tostatura. Tuttavia, anche se la concentrazione di caffeina può influire sul sapore, dovrebbe essere relativamente costante indipendentemente dalle dimensioni della tazza, sia che si tratti di un espresso da 30 ml o di un caffè in filtro da 250 ml.
Il contenuto di caffeina può effettivamente dipendere dal tipo di bevanda e dal metodo di preparazione scelto. La quantità di caffeina nel tè o nel caffè può inoltre variare considerevolmente a seconda della qualità dell’origine e della preparazione della bevanda. Le foglie di tè contengono normalmente il 3,5% di caffeina, mentre nei chicchi di caffè la sua presenza si aggira intorno all’1,1-2,2%. I consumatori tendono però a usare una quantità maggiore di chicchi di caffè che di foglie di tè in una singola bevanda. Questi fattori concomitanti fanno sì che una tazza di caffè contenga generalmente più caffeina di una tazza di tè.
Il caffè scuro può avere un gusto più intenso, certo. La credenza popolare vuole poi che il caffè a tostatura chiara preservi più caffeina… in realtà, tuttavia, né l’uno né l’altro raggiungono una temperatura sufficientemente elevata per eliminare la caffeina. Ciò significa che il contenuto di caffeina è praticamente lo stesso in entrambi.
Attualmente il Brasile produce circa il 40% dell’offerta mondiale totale di caffè, ossia più o meno la metà della percentuale a livello globale detenuta da questa nazione all’inizio del Novecento. Il Paese, vero colosso della produzione di caffè, vanta territori baciati da un clima ideale per la coltura del caffè. Le piantagioni di caffè ricoprono oltre 27.000 chilometri quadrati distribuiti su tutto il Paese, sebbene le zone coltivate più importanti si concentrino nelle regioni di Minas Gerais, San Paolo e Paraná.
La grande influenza del Paese sul commercio del caffè risulta evidente se pensiamo ai sacchi di iuta da 60 chili tradizionalmente usati per esportare i chicchi dal Brasile, che ancora oggi rappresentano una misura standard in tutto il mondo.
Al secondo posto per produzione mondiale di caffè troviamo il Vietnam, il cui ruolo nel mercato internazionale è principalmente legato all’esportazione di chicchi Robusta più amari ed economici: oltre il 40% della produzione mondiale di questa qualità avviene qui. Sebbene il Vietnam coltivi caffè da tempo immemore, la sua produzione è stata incentivata negli anni Novanta. La coltivazione del caffè vietnamita è estremamente produttiva: il rendimento di tale pianta in questo Paese è notevolmente più alto rispetto a quello raggiunto nelle altre principali nazioni produttrici di caffè.
La Colombia è indubbiamente un altro Paese faro nella produzione di caffè: il caffè colombiano è in effetti noto per i suoi deliziosi sapori fruttati e aromatici. Il Paese sudamericano è seguito passo passo dall’Indonesia, in cui sono prodotte ed esportate in Occidente alcune delle qualità di caffè più rare e costose, tra cui la famosa Kopi Luwak.
Apprezzata per i suoi fenomenali chicchi di caffè corposi, l’Etiopia è il Paese in cui ha avuto origine ed è stata inizialmente coltivata l’Arabica, la qualità di più largo consumo al mondo. È interessante notare che questi principali Paesi produttori sono tutti situati nella nevralgica “cintura del caffè”, che si estende tra il tropico del Cancro e il tropico del Capricorno.
Prezzo di listino: si tratta del prezzo di vendita normalmente applicato, al fine di fornire un prezzo di riferimento con cui confrontare il prezzo finale di vendita anche in assenza di sconti.
Prezzo Precedente (se presente): si tratta del prezzo più basso applicato al prodotto in vendita sul sito nei 30 giorni prima dell’inizio della promozione. Questo periodo potrebbe essere ridotto se il prodotto è disponibile sul mercato da meno di 30 giorni.